Già: poteva andare peggio. Dopo i primi 20 minuti la sensazione è stata: “cazzo, qui finisce con una disfatta storica”. E invece si è perso “solo” 2-1. Ci sarebbe quasi da essere contenti perché si è vista una reazione, perché, sopratutto nel secondo tempo, la sensazione è stata di una partita aperta ad ogni risultato.
La verità è un altra, a mio avviso. Per me il PSG, a torto o a ragione, si è semplicemente fermato ad aspettare la fine. Certi della propria superiorità hanno tirato i remi in barca e hanno iniziato a “giochicchiare”.
In ogni caso meglio feriti che morti.
Considerazioni sparse:
- Nonostante non abbiano brillato, il potenziale di quei due lì davanti, Vlahovic e Milik, è evidente. Non giocando sempre contro dei marziani e con i giusti cross potrebbero fare sfaceli. Potrebbero.
- Paredes sembra averci fatto scoprire il passaggio verticale (in avanti). Vale 4 volte Arthur e si intravede quel tipo di giocatore alla Pirlo/Pjanic che ci manca da troppo. Preciso, sicuro, tecnico.
- Kostic ha macinato chilometri sulla sinistra. Non è un fenomeno ma, a parte il mancato cross finale, mi piace. Sicuro senza Chiesa e con un terzino sinistro inguardabile come l’attuale Alex Sandro è quanto di meglio ci sia da quella parte.
- Difesa da rivedere. È ovvio che quando sai di giocare contro Messi, Neymar e Mbappè finisce che ti caghi in mano prima ancora di scendere in campo ma poi occorre darsi due schiaffi e dirsi: “ce la posso fare”. I gol invece sono arrivati con i nostri un po’ spaesati, in attesa, pacifica, dell’inevitabile. Un fallo in più, fin da subito, non avrebbe fatto male.
Bocciati: Bonucci, Vlahovic, Cuadrado
Promossi: Paredes, Kostic, Mackenny
Mbappè è di un altro pianeta.
Danilo, un capitano più di quello ufficiale.
lettura assolutamente condivisibile Vins
con un giro di parole…Tuchel?
Con un giro di parole: tra una settimana, dopo la partita contro il Benfica, sapremo se possiamo ancora dire la nostra.