Oggi abbiamo visto quanto un campione due spanne sopra gli altri possa fare la differenza in una squadra mediocre. Angel Di Maria: tre gol, un’espulsione procurata agli avversari, personalità. Riassunto di un passaggio del turno. Angel Di Maria: il salvatore.
Contro il Nantes, in questo ritorno dello spareggio di Europa League, vinciamo senza mai rischiare ma pure con la consapevolezza che senza il Fideo la partita sarebbe stata tutt’altro che semplice. Certo, i campioni servono anche a questo, a fare la differenza, ma non sempre possono caricarsi sulle spalle il destino di una squadra. Oggi è successo questo perché tutti gli altri a parte alcuni sprazzi, qualche scatto estemporaneo, qualche buon recupero palla, proprio non sono stati in grado di sovrastare avversari davvero modesti.
Vinciamo 3-0 raddrizzando la situazione bella tesa in cui ci eravamo cacciati grazie all’eccessiva leggerezza della partita di andata. Eppure, a dispetto del risultato finale, lo spirito è lo stesso di una settimana fa. Non abbiamo imparato la lezione. La palla gira a due all’ora, proviamo poco ad affondare, siamo poco cattivi e vogliosi.
Proprio stasera chi ha gli occhi per guardare oltre il tabellino dovrebbe aver acquisito consapevolezza che, con questo spirito e con davanti avversari più forti, difficilmente si riuscirà ad arrivare fino in fondo. Tuttavia fino al prossimo momento della verità godiamoci l’unica luce di questa stagione: EL FIDEO, anima del calcio.
Promosso:
Angel Di Maria: che ve lo dico a fare… Il primo gol segnato radiocomandando un pallone che a rivederlo ancora non credo alla parabola. Il secondo gol in cui con la freddezza del campione gioca il pallone in un fazzoletto in mezzo a 4 uomini e si procura il rigore che poi segna. Il terzo che sembra “solo” un colpo di testa ravvicinato ma che rivisto al rallentatore si dimostra essere un altro colpo complicatissimo per elevazione e posizione angolata in cui impatta la palla. I numeri li ha tutti.
Bocciato:
Kean: nuovamente inutile. Sarà per bilanciare l’argentino.