Vittoria obbligata oggi. Non c’erano alternative per conservare almeno una speranza. Un barlume piccolo a vedere la classifica attuale di Champions in cui il pareggio di Benfica e PSG non gioca a nostro favore. Almeno però possiamo guardare le prossime partite senza dover solo aspettare di “scendere” in Europa League.
Tornando ad oggi: partita accettabile. A tratti anche bella sopratutto grazie ad un evidente divario tra i nostri e gli avversari. Un 3-1 che sarebbe potuto e forse dovuto essere 5-0 ma la riabilitazione è ancora in corso per cui prendiamo quello che viene e portiamolo a casa.
Un uomo su tutti ha fatto la differenza nel match. Quell’uomo è Angel Di Maria. Il Fideo, croce e delizia nell’ultimo periodo. Croce quando è uscito dal campo prendendo le distanze dalla sconfitta appena subita con il Benfica o quando si è fatto espellere ingenuamente in campionato contro il Monza. Delizia quando sforna tre assist per i gol di stasera e altri passaggi a ripetizione con tocchi di punta, di collo, di piatto e di esterno che da soli bastano a mostrare la differenza tecnica tra lui e il resto della rosa. Tra lui e un’infinità di altri giocatori internazionali. Fantastico!
È anche vero se un uomo solo può fare così tanto la differenza, se segniamo in contropiede – anche contro squadre onestamente mediocri – più che grazie al palleggio e al gioco significa che ancora c’è da lavorare. Tanto più che dal 70′ tra qualche sostituzione di troppo e un riassetto poco riuscito in campo cadiamo in 15 minuti di buio totale. Un quarto d’ora in cui per prima cosa arriva il gol dell’uno a due del Maccaibi e poi diverse altre occasioni pericolose culminate con un palo su punizione e un possibile quanto assurdo 2-2. Ci è andata bene ma non si può rischiare in questo modo.
Bocciati:
De Sciglio, fiacco e poco incisivo
Miretti, ancora perde palloni sanguinosi in posizioni del campo pericolosissime
Kean, non fa nulla tranne tirare addosso al difensore avversario la palla che poi genera il contropiede del 2-1
Szczęsny, mi deve spiegare, sul gol del Maccaibi, dove pensava di andare con mezz’ora di ritardo quando si getta senza successo sull’attaccante avversario.
Promossi:
Di Maria, manco a dirlo: partita sontuosa!
Rabiot, due gol e non solo… e quando ci ricapita di vederlo così sorridente?
McKennie, è l’uomo che macina più chilometri di tutti facendo un lavoro non sempre pulito e visibile ma utilissimo in ogni fase
In ripresa:
Alex Sandro che dopo tante prestazioni inguardabili ne ha fatta una decente (senza esagerare eh)
Vlahovic che segna un gol, ne fa un altro poi annullato per millimetrico fuorigioco ma ne sbaglia almeno un altro per metà fatto.
