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Bologna-Juve: spreconi!

  • di
gol milik bologna
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Stasera il verbo sprecare è quello che più si addice alla partita della Juve. Abbiamo buttato via tante di quelle occasioni da far quasi dimenticare la prestazione, se non buona, quantomeno discreta della squadra. Finisce 1-1 e con l’unico, misero, punto guadagnato in classifica SPRECHIAMO anche la possibilità di sorpassare la Lazio e guadagnare un secondo posto che pare essere maledetto (e che probabilmente non meritiamo).

Nel primo tempo a dissipare il patrimonio di palle gol create sono nell’ordine Fagioli, Milik (che sbaglia anche un rigore tirato in modo creativo), Locatelli e Cuadrado. Nel secondo tempo gli spreconi sono Iling Jr. e Soulè.
Skorupski pare in stato di grazia, le prende tutte, ma la verità è che tanto demerito va ai nostri.

Insomma un altro turno in cui manca qualcosa e che ci obbliga a dover sentire, a fine partita, le parole del mister: “dobbiamo fare un passettino alla volta”. Come se alla 32a di campionato ci si possa ancora permettere di guardare a lungo termine.

O forse ha ragione proprio Allegri, rassegniamoci e pensiamo alla prossima stagione perché, tanto, questa qui, tra sfortune e mancanze, meglio di così non può proprio andare.

Promosso:
Szczesny: salva la partita con 2-3 interventi di livello. Quindi ricordiamoci: sarebbe potuta andare peggio
Rabiot: come sempre uno dei pochi a salvarsi
Iling Jr: entra e strappa come gli si era già visto fare nel suo esordio in Champions. Contribuisce in modo decisivo al gol del pareggio. Poi si perde un po’.
Milik: nonostante un rigore “sciagurato” è chiaramente il nostro attaccante migliore tant’è che è sua la rasoiata del pareggio. Peccato non averlo avuto in campo per 90′ in Coppa Italia.

Bocciati:
Fagioli: anche se segnare non è il suo mestiere su tre palle gol nitide almeno una andava messa in rete.
Miretti: il suo ingresso è quasi inutile. Bravo a prendersi due falli ma a parte questo il nulla.
Soulè: entra, contribuisce ad un paio di azioni pericolose ma quando a pochi minuti dal termine ha la palla del match spara alle stelle.
Kostic: appannato da tante partite. Deve correre tanto e fare cross e invece corre meno del solito e i cross sono tutti fuori misura.
Di Maria: prende una botta in allenamento e non va a Bologna. Troppo stress.

Menzione d’onore tra i bocciati: “il calcio del post VAR” quello in cui non esiste più il contrasto in area. Quello in cui ogni volta che chi difende sfiora chi attacca è rigore. Mi riferisco al contrasto Danilo/Orsolini che dà origine al rigore dell’1-0.


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