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Juve – PSG. Per salvare la faccia.

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Juventus - PSG 1-2 Mbappè
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Finisce che perdiamo 1-2. Si sarebbe potuto fare meglio oggi? Non lo sapremo mai. Di certo, vista la Juve di questa stagione, si sarebbe potuto fare peggio, molto peggio. Prima della partita non sarebbe stato assurdo ipotizzare un sonoro cappotto. Perché ai problemi atavici si sono aggiunti altri infortuni freschi freschi di giornata. Perché, a guardare la formazione degli altri, la differenza appariva impietosa. Perché, per quanto già qualificato, il Paris non era ancora sicuro del primo posto.

Dopo i primi 13 minuti, con il gol di Mbappé a cui Gatti non riesce a fare un fallo efficace nemmeno con tutto l’impegno del mondo le sensazioni sono negative. Eppure con il proseguimento del primo tempo il PSG non sembra “pauroso” come all’andata. Anzi. Finisce che con un po’ di buona volontà e la propensione all’attacco di chi ormai non ha nulla da perdere la pareggiamo e succede dopo un 3-4 occasioni sui piedi di Locatelli, Cuadrado e Miretti.

Ci sfiora il pensiero di andarla a vincere ma è la descrizione di un attimo: inafferrabile. Inafferrabile come il nuovo entrato Nuno Mendes quando al 68′ parte alle spalle dell’ormai stremato Cuadrado e mette a segno l’1-2 del Paris.

Intanto gli aggiornamenti da Haifa parlano di un 1-4, poi di un 1-5 e infine di 1-6 per il Benfica. I pensieri in successione sono due:

Pensiero Nr. 1: siamo qualificati per l’Europa League. Nonostante tutto.
Pensiero Nr. 2: come cazzo abbiamo fatto a perdere con quelli li che nelle ultime due hanno preso 12 gol. No, dico: 12 gol. Misteri dell’annata 2022-23.

Ad un certo punto la pareggiamo di nuovo, con Locatelli. Ma è un’illusione (fuorigioco). Speriamo sia l’ultima per quest’anno e che dal prossimo giro – quello con l’Inter – non ci sia più da parlare di “onorevoli sconfitte” e di aver salvato la faccia perché la Juve non può essere questa, nonostante gli apparenti passi avanti. Non basta.

Bocciati
Miretti: nonostante telecronisti e opinionisti gli facciano sempre i complimenti io continuo a registrare una serie di errori che fanno la differenza tra un giocatore di valore e uno appena sufficiente. Perde troppi palloni in fase d’attacco, sbaglia troppi passaggi e oggi s’è mangiato due gol per mancanza di precisione, velocità e lucidità.
Kostic: tanta sostanza ma quando non azzecca almeno un assist-gol le imprecisioni diventano inaccettabili.

Promossi
Locatelli: partita volitiva, tra le sue migliori in stagioni. Recupera palloni, protegge bene la porta, raddoppia, gioca una miriade di palle e prova a segnare tirando da lontano. Peccato per il fuorigioco in occasione del possibile 2-2.
Fagioli (soprattutto): è il terzo giocatore dei nostri per km percorsi (pur uscendo prima della fine), secondo per passaggi fatti, primo per precisione dei passaggi (98%). Ha tecnica e soprattutto ha visione di gioco come nessuno del nostro 11. C’è da chiedersi come mai serva che mezza squadra sia in infermeria per vederlo giocare dal primo minuto. Quando salta Messi (si, lui, il più forte di sempre) con la serenità di uno che sta giocando una partita tra amici capiamo tutti che questo, se solo prende il ritmo, non lo si toglie più dal campo finché campa.

Menzione finale per Chiesa. BENTORNATO Church!!!


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