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Juve – Cagliari, 2-1. Confusi e felici.

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Dopo il fortino difensivo di Firenze oggi, contro il Cagliari di Ranieri, riscopriamo il piacere di mettere il naso al di là della nostra metà campo. Eppure non per questo la partita, a conti fatti, potrà dirsi più bella. 

Smaltito l’entusiasmo dei soliti primi minuti arrembanti il primo tempo va via tranquillo. Pure troppo. 

Pochi i nostri affondi degni di questo nome a cui il Cagliari risponde a tono. 

Nella ripresa la Juve appare più decisa, Chiesa ci prova più volte senza successo. Voglioso ma ancora non in palla. Il gol comunque è nell’aria e forse proprio per questo in aria, tanto, ci va pure Gleison Bremer a impattare di testa un cross di Kostic da calcio di punizione. 1-0. 

Le forze fresche portano fiato ma anche un po’ di ulteriore confusione tattica con Iling ribattezzato (e improvvisato) mezz’ala dal mister e Dusan che sembra voler spaccare il mondo. Nell’andirivieni di azioni di attacco e ripiegamento arriva un calcio d’angolo guadagnato proprio da Vlahovic. Il solito Kostic mette un pallone sulla testa di Rugani che dopo aver colpito la traversa spinge la palla in porta con un colpo di bacino degno di un ballerino di salsa. 2-0.

Potrebbe essere fatta e invece da quel momento black-out di un quarto d’ora che basta al Cagliari prima per il 2-1 e poi per sfiorare il pareggio. Così gli ultimi minuti ci rimettiamo in modalità “legione romana” a difesa dei 3 punti. 

Portiamo a casa il risultato. Faticando. Che strano?!

Certo sarebbe potuta essere più facile ma forse, pensando alla prossima con l’Inter, meglio conservare dei motivi per lavorare sulla concentrazione. Intanto consolidiamo la seconda posizione, poi chissà …

Promossi:

Mckennie: meno bene della scorsa settimana ma macina talmente tanti km da essere il vero uomo in più in attacco e in difesa. 

Rugani: non diciamolo a voce alta ma tra difesa e attacco sarebbe da tenerlo titolare anche per le prossime.

Bremer: presente quando conta in difesa, recupero degno di Bolt su un contropiede avversario e ovviamente gran bel gol.

Bocciati:

Miretti: uno scatto mentale l’ha fatto. Si vede. Eppure ancora non ha fisico e tecnica per proteggere i palloni o testa per concludere nel migliore dei modi quando ne ha la possibilità. 

Kean: condizione fisica straripante ma poi se c’è il fumo ma non l’arrosto non si può essere contenti a sufficienza. 


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