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Bonucci “bastonato” dagli ultras. Il comunicato ufficiale

tifosi Juve arrabbiati con Bonucci
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Il periodo è quello che sappiamo. Nero! Buio totale.
Le sconfitte e le prestazioni delle ultime due partite hanno ufficializzato la rottura tra squadra e tifoseria. Anzi tra l’intera società e la tifoseria.

Persino l’assunzione di responsabilità dei giocatori che ha avuto come culmine il gesto di “prendersi” i fischi sotto la curva sia allo Stadium nel post Champions sia a Monza nel post partita di campionato è stato oggetto di critiche.

Scusarsi, secondo i tifosi, non è nella filosofia di questo Club.
Senza giri di parole con un comunicato ufficiale gli Ultras prendono di mira, su tutti, Leonardo Bonucci, capitano mai riconosciuto o amato fino in fondo dai tifosi. Ma leggendo il comunicato emergono altri messaggi e sfumature, alcune condivisibili altre meno.

Ecco qualche riga:

“Stiamo assistendo a scene che non comprendiamo e fanno sorridere, o meglio SCENE RIDICOLE ideate da chi si erge a leader ma si comporta da vittima sacrificale. Leonardo Bonucci non è MAI STATO UN LEADER E MAI LO SARÀ e come lui gli altri che lo assecondano. In questo momento particolare di confusione generale dove sia tra i giocatori che in Juventus e in curva, si assiste a un momento di totale anarchia dove chiunque ne abbia voglia, a turno, si erge a intenditore, a capo, a leader ed a responsabile senza che abbia il carisma e nemmeno il riconoscimento della gente […]

Qui gli Ultras esautorano Bonucci dal ruolo di capitano e leader ed estendono anche il tema della mancanza di guida ad altri ambiti: società e la stessa curva di cui fanno parte.

Portare dei giocatori professionisti come vittime sacrificali a guardare la curva mentre li fischiano e insultano creando una legittimazione alla contestazione ad un mese dall’inizio della stagione è SEMPLICEMENTE ASSURDO. Il risultato non può che essere la formazione di un gruppo debole e carico di negatività e vittimismo. […] State facendo più male voi ai vostri compagni e alla squadra di ogni allenatore, preparatore e/o dirigente incapace”.

Secondo i tifosi insomma, le scuse (quelle date ad una porzione di tifoseria di secondo piano per importanza) sono un gesto di debolezza o una presa di responsabilità che non è dei giocatori.

II ruolo degli Ultras (quelli veri) invece è di sostenere la squadra finché sarà possibile. Per le contestazioni e le scuse, cari “scissionisti” c’è tempo a fine stagione oppure ci deve essere un input dall’interno. E se voi (alcuni giocatori) doveste essere gli artefici di sta “porcheria” vi dovreste vergognare, se invece lo state facendo per ignoranza o SCOPI PERSONALI: fermatevi e SAPPIATE che state sbagliando modi, tempistica ed interlocutori.”

Qui il comunicato continua a sminuire gli attuali contestatori della squadra che non vengono ritenuti gli interlocutori corretti da ascoltare. Si tratta di un messaggio ai giocatori che più che un incoraggiamento (di fatto stanno dicendo che loro ancora non stanno contestando) sembra un rimprovero perché i giocatori non sono in grado di riconoscere chi ha diritto di critica e chi no. E infatti il comunicato si conclude con:

Se avessimo avuto qualcosa da dirvi lo avremmo fatto alla Continassa e guardandovi negli occhi come abbiamo sempre fatto in passato, NON IN CAMPO DAVANTI AGLI AVVERSARI CON FISCHI E INSULTI rendendoci e rendendovi ridicoli e deboli. Chi indossa la maglia della Juventus FC abbassa la testa solo davanti al suo popolo e non davanti a tutti, MEDIA COMPRESI. […] Bastano gli sguardi dal campo alla curva, il saluto formale con la mano alzata invece che l’esultanza per capire che vi state scusando. Noi abbiamo sempre compreso sapendo che avreste reagito. E infine non prendetevi colpe che solo i dirigenti e il presidente incompetenti hanno e a cui dovranno rispondere. Sempre e solo per amore della maglia!“.

Faccio qualche considerazione in conclusione: sono certo che gli Ultras siano quella parte di tifoseria che fa la differenza. È sempre stato così e chi è andato allo stadio quando non c’era il loro tifo organizzato si è accordo dell’assenza di quel valore. Sono però anche certo che il club non si regga solo su di loro e che il sentimento di contestazione, oggi, sia più comune di quello di sostegno alla squadra. Sono anche certo che ci siano tutte le ragioni del mondo per avercela anche (non solo) con i giocatori perché nonostante la preparazione atletica o i dettami tattici probabilmente inadeguati ognuno di quei singoli non ci mette il cuore. E si vede.

Ritengo che i messaggi che passano da quelle righe siano troppo autoreferenziali. Mentre il tema centrale dovrebbe essere quello del “non dovete scusarvi perché ancora noi tifosi veri vi sosteniamo” è diventato “non dovete scusarvi perché scusarsi davanti a tutti è da perdenti e perché noi siamo gli unici titolati a chiedervelo”.

È giusto sia così? È corretto che ci siano tifosi da ascoltare e altri che invece non vanno ascoltati? È solo un altro modo di reagire ad una frustrazione che in fondo accomuna tutti quelli a cui sta a cuore questa squadra?

Forse in questo momento i tifosi sono (siamo) ancora più allo sbando della squadra.

Nero! Buio totale.


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2 commenti su “Bonucci “bastonato” dagli ultras. Il comunicato ufficiale”

  1. Concordo appieno coll’analisi prospettata.
    🙏 Che, almeno, abbiano già toccato il fondo e che la pausa per la Nazionale sia di buon auspicio per riprendere, finalmente, a giocare a calcio.
    Non è questione di giocatori indisponibili a vario titolo ma di schemi, condizione atletica, attaccamento alla maglia e voglia di divorare manto erboso.
    AUSPICO il pagamento dei cosiddetti professionisti del calcio per le effettive prestazioni in campo e non con un fisso a prescindere.
    NE VEDREMMO DELLE BELLE, NE VEDREMMO, scommetto che giocherebbe pure con le stampelle!!!!
    #Juverinascita

  2. 👏👏👏👏👏👏 quello degli stipendi “variabili” in base alle prestazioni è un tema che farebbe solo bene a questo sport. Sia visti i tempi economici sia considerando alcuni spettacoli indecorosi a cui si assiste oggi sia in campo sia in infermeria.

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